L’illuminazione adattiva è una tecnologia avanzata che regola e adatta, in maniera puntuale, l’illuminazione pubblica e stradale in base alle effettive condizioni di traffico, luminanza e meteo.
Stiamo parlando di una soluzione presente nella recente normativa UNI 11248 (equivalente a livello europeo alla EN 1320), caratterizzata dall’innovativo aspetto di poter regolare la potenza degli apparecchi illuminotecnici in funzione delle reali esigenze di illuminazione dei contesti urbani e stradali.
La tecnologia adattiva viene integrata a un sistema di telecontrollo con due modalità di regolazione, che variano a seconda dei parametri usati per definire la categoria di illuminazione operativa: TAI e FAI, di cui parleremo più approfonditamente.
La luce diventa dinamica grazie alla tecnologia con cui sono realizzati gli apparecchi a LED, che, se opportunamente collegati ad un sistema di telecontrollo, consentono di ottenere un’illuminazione adattiva.
Scegliere questa soluzione significa favorire la sostenibilità energetica cioè utilizzare “l’energia che serve, quando serve”, in ottica di beneficio comune a livello sociale ed energetico.
L’illuminazione adattiva funziona in presenza di due elementi:
- sistema di telecontrollo, ovvero un sistema di connettività, che tramite software collega i diversi punti luce dislocati nel territorio;
- telecamere con capacità di pre-elaborazione dei dati, che consentono agli apparecchi di illuminazione di comunicare direttamente con i gateway per le fasi di monitoraggio e gestione.Come anticipato, le modalità di regolazione sono due e variano a seconda dei parametri usati per la definizione della categorizzazione illuminotecnica. Comprendiamo meglio questi parametri.
- TAI (Traffic Adaptive Installation), utilizza un dispositivo di rilevamento del traffico in grado di conteggiare il numero di veicoli per ogni corsia, in tempo reale. Grazie a un algoritmo di campionamento, è possibile innalzare o ridurre la categoria di esercizio, sino a un massimo di due mezzi.
- FAI (Full Adaptive Installation), impiega un sensore di traffico e di luminanza per rilevare livelli di luminosità e illuminazione della strada e le condizioni meteorologiche.
Attraverso l’utilizzo del sistema TAI, è possibile ridurre la classe di illuminazione di una determinata area stradale se il traffico rilevato è inferiore del 50% rispetto al valore nominale. Nel caso, si verifichi una diminuzione al 75% è consentito un ulteriore abbassamento sino a due classi.
Diversamente dal TAI, il sistema FAI adotta un aggiornamento graduale e continuo della classe illuminotecnica tra una categoria e l’altra, con l’obiettivo di ottenere il massimo risparmio energetico. In questo senso, possiamo affermare che “l’illuminazione si adatta in maniera continua”.
La telecamera è la soluzione adattiva inserita nel nodo del sistema di telecontrollo che, in tempo reale e in modo puntuale, rileva i dati da trasmettere al gateway comunicante con la piattaforma di gestione, ottenendo una regolazione della potenza dell’illuminazione, in aumento o in diminuzione, a seconda dei parametri inseriti, come il flusso di traffico.
Quindi, questo dispositivo consente, attraverso un algoritmo, di individuare il livello di illuminazione necessario per quella determinata area veicolare e pedonale, mentre il telecontrollo comunica con tutti i nodi installati, punto per punto, al fine di usare la quantità di energia necessaria in quel momento.
Nel sistema adattivo, come previsto da normativa UNI 11248, il livello di illuminazione è garantito sulla base di misurazioni eseguite in un preciso momento, e non affidato al funzionamento pre-programmato. Inoltre, si tratta di un parametro stabilito dalle normative di riferimento che forniscono specifiche illuminotecniche per le diverse classi di illuminazione, assegnando i valori minimi di luminanza, illuminamento, uniformità e controllo dell’abbagliamento.
Scegliere questa soluzione significa applicare il concetto di sostenibilità energetica, utilizzando l’energia in maniera consapevole, potenziando benefici e diminuendo gli sprechi.
Per rendere concreta questa operazione è necessario che la soluzione adattiva sia associata a un sistema di telecontrollo capillare, predisposto su ampie aree urbane e non su singoli segmenti di zone.
L’illuminazione adattiva rappresenta l’innovazione tecnologica che deve essere supportata da una visione più ampia ed efficace dell’uso di questo strumento, ancora poco conosciuto per la sua funzionalità e valore in termini di sostenibilità.
L’elemento chiave nella creazione di un progetto adattivo è il lavoro del progettista illuminotecnico poiché responsabile della definizione dei limiti di intervento e dell’estensibilità del progetto stesso.
Quest’ultimo dovrà evidenziare le soluzioni adottate per la regolazione considerando due aspetti:
- installazione di un numero adeguato di sistemi di misurazione per coprire ampie aree rappresentative, per assegnare adeguate categorie illuminotecniche di esercizio;
- regolazione applicata sugli impianti d’illuminazione con pari categoria di progetto, per ottenere risultati ottimali e coerenti.
Appare evidente, dunque come l’illuminazione adattiva sia uno strumento flessibile e scalabile, poiché consente al progettista di implementare i sistemi di telecontrollo in base alle reali esigenze del contesto di riferimento.
Esistono diverse tipologie di illuminazione adattiva progettate per soddisfare le necessità illuminotecniche dei contesti urbani, stradali e industriali.
Vediamo alcuni esempi di soluzione adattiva in base ai vari parametri di:
- luminosità ambientale, regolando il parametro della luminosità in base alla quantità di luce effettivamente disponibile, ovvero riducendolo o aumentandolo a seconda del livello di illuminazione presente nel luogo;
- temperatura del colore, regolando la luce perché diventi più calda o più fredda in base alle esigenze dell’area;
- programmazione di accensione, spegnimento o regolazione dell’intensità in momenti temporali specifici oppure a seconda delle esigenze.
È fondamentale scegliere una soluzione adattiva che soddisfi le esigenze illuminotecniche del proprio contesto di riferimento. Affidarsi ad esperti di settore significa progettare impianti di illuminazione funzionali, performanti, facili da installare, consentendo un rapido rientro dell’investimento, senza generare pesanti costi di manutenzione o sostituzione.
Per il contesto urbano, diventa necessario sviluppare soluzioni e prodotti che mettono l’adattabilità della visione al centro delle applicazioni pubbliche. I sistemi di connettività evoluti, abbiamo visto, regolano uso e caratteristiche della luce in base alle condizioni di contesto. In questo modo, si coniugano le esigenze di efficientamento energetico e di servizio alla comunità con il comfort e il benessere delle persone.